P. Messina
A. Laucci

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Contesto storico 

(Situazione dell'Irlanda nell'Ottocento e Novecento)

Sin dal XII secolo l'Irlanda fu conquistata dagli inglesi e subito si vide il disagio degli irlandesi. I contrasti però si fecero insanabili con la riforma anglicana (1536) fatta da Enrico VIII, il quale si proclamò re (1541) ed impose l'uso della religione protestante anglicana. Da allora il cattolicesimo divenne per gli irlandesi la bandiera della cultura e dell'identità nazionale da opporre agli oppressori inglesi.

Dopo un periodo di drammatiche carestie, nel 1800 si giunse ad un atto di unione fra i parlamenti Inglese ed Irlandese con il diritto di inviare a Londra rappresentanti protestanti.

La situazione cominciò a cambiare dal XIX secolo: infatti sotto la guida di Daniel O'Connel i cattolici ottennero uguali diritti dei protestanti. Negli ultimi decenni dell'ottocento il Partito nazionalista Irlandese propose il Dominion (proprio governo ma politica estera soggetta all'Inghilterra).

Il Dominion venne riproposto dal parlamento inglese nel 1913 ma, l'imminenza del primo conflitto mondiale e la minacciata guerra civile da parte dei protestanti dell'Ulster, ne rinviarono la proclamazione al 1921.